Le figlie della Carità

Luisa de Marillac

Chi è stata

(1591-1660). Proveniente da famiglia agiata, fin dalla fanciullezza frequenta gli studi propri della sua età e diviene abile nello svolgere i lavori domestici. A ventidue anni, morto il padre ed essendo già orfana di madre, sposa Antonio Le Gras, uomo onesto e credente. Alla fine di questo stesso anno diviene madre. Sempre fedele alla sua vita di pietà e all'amore verso i bisognosi, ha la fortuna di trovare nel suo cammino uomini che furono luminari nella sua epoca, come S. Francesco di Sales, i cui consigli dovevano esserle di così grande conforto in alcune difficoltà.

Vedova nel 1625 si vede libera di darsi interamente alla sua ardente vocazione: la carità verso i poveri. L'incontro con S. Vincenzo de' Paoli darà il definitivo orientamento nella via del bene al quale vuole consacrarsi. Parigi conosce lo zelo, l'ardente carità di questa donna. Per opera di lei e per iniziativa di S. Vincenzo de' Paoli sorge la Congregazione delle Figlie della Carità. Alle prime giovani contadine, giacchè furono bonnes filles de champ le sue prime Suore, così diceva: «Onorate anche i malati e considerateli come i vostri padroni». Il loro campo d'azione è vasto e si estende dalla strada, da cui raccolgono gli infelici abbandonati, alle visite a domicilio, all'assistenza ai poveri.

Nelle umili e faticose opere della carità le Figlie della Marillac erano animate dai santi ideali che S. Vincenzo de' Paoli fissava nella prima conferenza alla novella comunità: "Perfezionarsi senza sosta, per fare sempre più e meglio, per divenire migliori e più sante, per sempre far più bene attorno a sè"; e più tardi, parlando della regola che allora s'iniziava: "Le Figlie della Carità avranno per monastero una casa di malati, per cella una camera in affitto, per chiostro le strade della città o le sale degli ospedali, per clausura l'obbedienza, per cancello il timor di Dio, per velo la santa modestia". Idee queste del tutto rivoluzionarie in quell'epoca.

Le Figlie della Carità

29 novembre 1633: nasce la Compagnia delle Figlie della Carità.

Vincenzo de Paoli e Luisa de Marillac chiamano le prime giovani disposte a donare la propria vita a Dio per il Servizio dei Poveri. Andranno incontro ad ogni povertà, malattia, solitudine, abbandono. Sono donne consacrate ma libere dalle rigide strutture della vita religiosa e ancora oggi, altre sorelle, continuano la stessa Missione con tutto il loro essere donna, ma potenziato e dilatato all'infinito dalla Carità di Cristo.

Le Figlie della Carità di San Vincenzo de' Paoli rappresentano la più originale e caratteristica innovazione di San Vincenzo, che aprì una nuova strada alle donne consacrate. Non più chiuse in un convento, ma sparse nelle vie del mondo a servizio dei bisognosi dovunque si trovassero: case private, ospedali, ospizi, carceri, asili, scuole. Attualmente vi sono nel mondo circa 37.000 in 3.600 case. In Italia sono circa 5.000. Oltre ai tradizionali voti di povertà, castità ed obbedienza San Vincenzo introdusse il voto di stabilità ovvero la perseveranza nel servizio ai poveri.

 

Le Figlie della Carità ed il senso dell'educzione